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Piacevole, intelligente, e non solo per persone interessate all’adozione….
Di LS il 27 gennaio 2012

Il libro contiene una serie di racconti che affrontano le vicende di un alcuni figli adottivi alle prese con le molte facce del crescere, e dei rapporti con gli altri. I temi sono diversi, a volte profondi (l’abbandono, la natura del rapporto genitori-figli, i momenti imbarazzanti di razzismo distratto) altre volte leggeri (come un gruppo di cuginetti vede l’arrivo di una nuova cugina indiana), ma tutti sono affrontati con una delicatezza di tratto ed un’ironia di fondo che rendono la lettura estremamente piacevole.

Unico neo: il fatto che nel titolo ci si riferisca all’adozione internazionale può essere a mio avviso fuorviante. Il libro e’ piacevole ed interessante per chiunque abbia interesse ad approfondire in maniera leggera ed intelligente certi aspetti dei rapporti umani, ed i temi trattati si applicano ugualmente bene a figli adottati e non.

molto interessante
Di sara il 1 settembre 2014

Non ha deluso le mie aspettative, originale la costruzione del testo, molto interessanti e profondi i temi trattati e comunque sempre piacevole la narrazione. Lo consiglierei sia a chi è vicino al mondo dell’adozione perchè si ritrova nei racconti o comunque può cogliere spunti di riflessione personale sia a tutti quelli che “amano ascoltare storie” .

Riprendere in mano “I Promessi Sposi” dopo tanti anni…

…(e soprattutto dopo averlo letto 6 volte all’Università) e scoppiare a ridere per la descrizione di Agnese che mi ricorda tante persone che ho conosciuto.
Forse è per questo motivo che il romanzo manzoniano, nonostante la Provvidenza, le digressioni, la pesantezza, i personaggi inverosimili dell’Innominato e di Lucia, è ancora considerato moderno?

Il Tribunale dei Minorenni di Roma ha pronunciato oggi una sentenza storica:

per la prima volta in Italia, è stato riconosciuto a una coppia omosessuale il diritto di adozione.
Molti sono contro, qualcuno dice che è un passo avanti per i bambini.
E io?
Ho alcune riflessioni da fare:
L’essere genitore omosessuale non ti rende migliore di un genitore etero, solo in quanto tale, e viceversa.

L’essere genitore adottivo non ti rende migliore di un genitore biologico, solo in quanto tale, e viceversa.

I diritti dei figli vengono prima di tutto, perché loro non chiedono nè di venire al mondo, né di essere adottati.

Anche se la società ti impone di fare figli, non sei costretto ad averne.

I figli delle coppie omosessuali non subiscono traumi particolari solo perché vivono in una famiglia “particolare”.

Riguardo alla sentenza?
Una passo avanti. Devono però dimostrare di essere dei buoni genitori (non alla società o al Tribunale), ma solo al figlio, l’unico che conta.
Qualsiasi genitore dovrebbe farlo…